Vi presentiamo una new entry nella nostra azienda: Paola, la nuova responsabile dell’area illuminotecnica. Vulcanica e preparatissima nel settore light design, (vanta un’esperienza di oltre trent’anni nel settore – dagli acquisti alla prototipazione e alla produzione) gestisce il reparto applicando la sua conoscenza e le competenze per i vari progetti di design e retail che ci vengono commissionati.

Oltre ad essere la sua professione, l’illuminazione è una vera e propria passione per Paola, che, dopo aver terminato una collaborazione di diversi anni, si è rimessa in gioco iniziando a lavorare nella nostra azienda.

Il suo motto, non a caso, è <<Vietato calpestare i sogni!>>

Scopriamo di più riguardo al suo ruolo in Giromari attraverso questa intervista

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Un light box per il negozio di AirDP in lavorazione

1. Presentazione

Sono Paola, ho cinquant’anni e in Giromari mi occupo dell’area illuminotecnica. La mia collaborazione con l’azienda è iniziata recentemente, circa cinque mesi fa in seguito alla volontà di potenziare il reparto e di ampliare l’offerta delle soluzioni luminose. Qualsiasi oggetto che prevede una fonte luminosa passa sopra il mio banco di lavoro. Nello specifico, il mio lavoro include varie attività: si parte, infatti, dall’analisi del progetto, dalle sue esigenze funzionali ed estetiche e dal contesto d’applicazione; successivamente si passa alla ricerca e all’acquisto dell’apparecchio luminoso più consono tenendo in considerazione il budget stabilito ed, infine, si procede alla fase esecutiva attraverso l’inserimento del sistema d’illuminazione più indicato (cablaggio LED, predisposizione proiettori…).

Ci sono casi in cui l’area illuminotecnica non opera in maniera autonoma e “staccata” dagli altri reparti dell’azienda ma necessita di lavorazioni preliminari. È il caso della tecnica raster, nella quale si ricorre all’impiego della tecnologia laser che, oltre a tagliare le lastre, “prepara” il materiale realizzando dei microfori posti alla stessa distanza e profondità indispensabili per la diffusione della luce con l’applicazione di una strip LED (scopri di più in questo articolo).

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Cablaggio LED di un’insegna

2. Qual è la tua esperienza nel settore dell’illuminazione e quali competenze sono indispensabili?

La mia esperienza nel settore dell’illuminazione è principalmente nata sul campo lavorativo; non ho una base accademica ma anni e anni di pratica e passione. Ho iniziato a lavorare a 14 anni nel settore della produzione conto terzi delle radio, nel quale ho assistito all’avvento dei primi modelli luminosi. L’introduzione di apparecchi luminosi in questi articoli è stato per me uno step semplice e naturale da affrontare in fase produttiva. Questo lungo percorso lavorativo mi ha consentito di seguire tutta l’evoluzione dell’illuminotecnica, dalla lampada a sfera all’alogena, fino ad arrivare alla più moderna tecnologia LED, versatile e applicabile in disparati campi. In seguito, ho lavorato per anni nell’area acquisti e prototipazione.

Le conoscenze acquisite relative ad aspetti tecnici e il lavoro di squadra con figure professionali come light designers, progettisti e ingegneri sono alla base delle mie competenze in materia. Tuttavia, l’illuminazione è un ambito in cui non si può mai “abbassare la guardia” in quanto è continuamente necessario stare al passo con l’ingresso di nuove normative, prodotti sul mercato e tendenze. Di conseguenza, a mio avviso le competenze indispensabili sono entusiasmo, curiosità, precisione. La manualità è un’altra caratteristica importante perché il tecnico dell’illuminazione deve combinare teoria (analisi e ricerca) e operatività (installazione e montaggio) al 100%.

Aggiungo, inoltre, che come in qualsiasi altra professione, servono tenacia e determinazione per raggiungere gli obiettivi e per costruire un bagaglio di esperienza valido.

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Preparazione di strip LED

3. Cosa significa per te lavorare in Giromari?

Lavorare qui per me equivale ad una rivincita personale in quanto l’azienda mi ha dato l’opportunità di rimettermi in gioco alla mia età e di continuare a fare quello che mi piace in seguito al termine di un’altra esperienza lavorativa. Svegliarmi la mattina con il sorriso e recarmi sul posto di lavoro rappresenta anch’essa una vittoria; è stimolante far parte di una realtà in cui non ci si “adagia” sulla routine perché ogni giorno si presenta un nuovo progetto che spesso è anche una nuova sfida. Inoltre, è interessante collaborare con colleghi giovani, entusiasti e propositivi,  e condividere idee e opinioni. L’unione fa la forza e per creare coesione e complicità in un ambiente di lavoro è necessario trovare un punto di incontro e ammorbidire qualche lato. Ad esempio, a volte riconosco e mi fanno notare di essere troppo precisa e maniaca dell’ordine!

Paola-Ridimensionata

5. Cosa ti aspetti in Giromari per il futuro?

Per il futuro dell’azienda mi aspetto una crescita che è comunque già percepibile oggi. Chiaramente un’evoluzione aziendale andrà di pari passo anche con la crescita professionale di ognuno di noi; sarà un percorso che dovrà basarsi sulla fiducia e sulla condivisione da costruire insieme aumentando il nostro bagaglio di competenze.

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Applicazione di moduli LED su pannello di comunicazione

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